Per Schneider Electric, prendersi cura delle persone significa esserci in ogni fase del loro percorso professionale e umano.
Ne parlano Chantal Scaccabarozzi, HR Vice President Italy, e Fabiola Carini, Talent Attraction – Learning and Development HR Manager: la cura, secondo loro, è una strategia che mette davvero al centro le persone, dal momento dell’ingresso in azienda fino a quando si sceglie un nuovo cammino.

Non è solo una questione di politiche HR, ma di relazioni quotidiane, di leadership empatica, di ascolto attivo. Per affrontare le sfide di oggi – come la convivenza tra generazioni diverse, il bilanciamento tra vita personale e lavoro, la creazione di una comunità coesa – serve un approccio integrato.

Ed è in questa direzione che Schneider Electric si sta muovendo, con iniziative globali come la Global Family Policy Leave e un’attenzione costante a rendere inclusivi tutti i processi, fin dalla loro progettazione.

Con Lifeed, l’azienda ha avviato un percorso concreto: webinar aperti a tutte le persone per aumentare la consapevolezza sul benessere e una piattaforma formativa che accompagna la crescita personale accanto a quella professionale.

Il risultato? Un impatto reale: il 97% dei partecipanti ha trovato valore nelle iniziative, contribuendo a rafforzare una cultura dell’apprendimento e della cura che si riflette anche nel business.


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“Per cura in azienda si intendono tutte quelle politiche pratiche, che un’azienda mette in atto per tutelare e accompagnare i propri dipendenti nella gestione della loro vita quotidiana.”  – così inizia l’intervista di Ilaria Poli, Responsabile Risorse Umane di Coop Italia.

Oggi parlare di “cura in azienda” significa andare oltre il semplice welfare e abbracciare una visione più ampia, che metta davvero al centro il benessere delle persone. Coop Italia ha fatto di questo principio un pilastro fondamentale, strutturando nel tempo un sistema di supporto che accompagna i dipendenti non solo nella vita lavorativa, ma anche in quella personale. L’attenzione verso le esigenze dei lavoratori si traduce in iniziative concrete con un obiettivo chiaro: creare un ambiente di lavoro che metta davvero le persone nella condizione di stare bene.
In questo percorso, il contributo di Lifeed è stato prezioso, aiutando Coop Italia a sviluppare una cultura aziendale più inclusiva e a valorizzare le competenze trasversali dei dipendenti, acquisite nella vita privata e trasferite nel contesto professionale. I risultati? Un clima aziendale più positivo, persone più consapevoli del proprio potenziale e un approccio al lavoro più proattivo. Con questi risultati l’azienda dimostra che investire nel benessere delle persone non è solo un valore, ma anche un motore di crescita per l’intera organizzazione. Tutti i dettagli del progetto sono raccontati nell’intervista che abbiamo realizzato a Ilaria Poli, Responsabile Risorse Umane di Coop Italia.


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