Spesso nelle aziende si sente parlare di “persone al centro”: un’espressione che generalmente mette d’accordo tutti, ma affidarsi a slogan come questo rischia di far smettere di porsi domande più profonde sulle persone. Infatti, i dipendenti non sono solo professionisti, ma portano al lavoro anche la loro vita privata e le transizioni che stanno vivendo.

In questo senso, il passaggio richiesto alle aziende è quello dall’Employee experience alla Life experience, nell’ambito di una caring leadership che tiene conto delle diverse dimensioni identitarie delle persone. Queste dimensioni contemplano, per esempio, i ruoli di cura (essere genitori, oppure figli di persone anziane o disabili) e altre esperienze di vita (cambiare casa, lavoro) che fanno emergere competenze trasferibili anche sul lavoro.

Combinazione tra Big data e Small data

Conoscere i dipendenti come persone, non solo come professionisti, significa chiamare in campo l’attività di People Analytics che deve estendersi a tutte le dimensioni della persona per sviluppare piani di crescita personalizzati e più efficaci.

“Le informazioni che siamo soliti misurare come il livello di benessere, engagement, produttività, ci dicono ‘cosa’ vediamo delle persone al lavoro, ma sono solo ‘la punta dell’iceberg’ – con una metafora, li possiamo assimilare ai Big Data di cui si parla nel Marketing. Il ‘perché’, le ragioni profonde di ciò che siamo abituati a osservare (e valutare) devono essere ricercate in quelle caratteristiche soggettive ed emozionali che, nella stessa metafora, possiamo paragonare agli Small data di cui parla Martin Lindstrom“, spiega Chiara Bacilieri, Head of Data di Lifeed.

L’autonarrazione fa emergere emozioni e competenze

“Dalla combinazione di Big e Small data nascono i Live data, che permettono di progettare piani di azione personalizzati per far emergere appieno il potenziale di ogni individuo”, spiega Martina Borsato, Data Strategist di Lifeed.

Invece di porre agli utenti domande a risposta chiusa, il Life Based Learning proposto da Lifeed stimola le autonarrazioni delle persone, dalle quali emergono emozioni, atteggiamenti e competenze allenate e trasferibili dalla vita al lavoro.

In questo modo, le persone diventano attive nella creazione di contenuti tramite riflessioni su piattaforma digitale e le aziende hanno la possibilità di conoscerle meglio e valorizzarle in tutti i loro ruoli di vita, privata e professionale.

Su questo tema abbiamo tenuto un webinar dal titolo People Analytics: la formazione diventa ascolto, disponibile on demand.